Dott. Aime Perugini

Le fibre gelificanti CMC NA hanno una struttura esagonale termosaldata fra loro e rappresentano un modo ottimale per la gestione dell’essudato.

Esse registrano livelli di assorbimento verticale ottimali.  Vengono rimossi i fluidi ed i batteri patogeni che possono essere presenti sul letto della lesione e nell’area perilesionale.  A contatto con l’essudato del letto della lesione, formano un gel che, se sottoposto a pressione, può cambiare forma in modo tale da trattenere i fluidi prevenendo il rischio d’infezione e di macerazione.

Le  fibre gelificanti non si riducono di volume al contatto dell’essudato, riducendo al minimo il rischio di creare spazi morti  fra medicazione e i bordi della lesione, mantenendo un grado di umidità ottimale sul letto della ferita.

 Si ricorre a delle medicazioni umide per promuovere l’autolisi ottenendo la risposta mediante enzimi prodotti dall’organismo e dai globuli bianchi del sangue. Il processo di reidratazione associato all’azione enzimatica permette di ammorbidire l’escara, favorendone il rigonfiamento e il suo distacco. Si adattano a ferite in cui la quantità di tessuto morto non è particolarmente estesa e specialmente a ferite non sovrainfette.

Lo sbrigliamento autolitico  è un processo lento e indolore per il paziente. Può essere ottenuto con l’uso di medicazioni occlusive o semi-occlusive. Può essere raggiunto anche con l’uso di idrocolloidi, idrogel e film trasparenti. La conformità della medicazione e la coesività del gel garantiscono una facile rimozione in un pezzo unico, minimizzando il dolore associato al cambio della medicazione. Le fibre gelificanti possono essere usate in ferite acute o croniche, con essudato medio o abbondante. Ampie sono le indicazioni come ulcere degli arti inferiori, ulcere da pressione, ulcere diabetiche, ustioni a spessore parziale(i o II grado) ferite chirurgiche, ferite oncologiche, lesioni traumatiche.

In conclusione le caratteristiche fondamentali delle fibre CMC termosaldate in una unità esagonale possono essere così elencate:

  1. Assicurano che l’essudato assorbito venga efficacemente trattenuto , riducendo al minimo rischio di infezione e macerazione
  2. E’ limitata la riduzione volumetrica delle fibre gelificanti, riducendo al minimo rischio di creare spazi morti  fra medicazione e i bordi della lesione
  3. La conformità della medicazione e la coesività del gel garantiscono una facile rimozione in un pezzo unico minimizzando il dolore associato al cambio della medicazione