In Italia circa 2 milioni di persone sono affette da lesioni cutanee di varia eziologia (3% della
popolazione), il 15/25% della popolazione ultra 85enne è affetto da un’ulcera ed il 60% delle ulcere agli arti inferiori insorge dopo i 50 anni.
Si stimano in 460.000 le giornate di lavoro perse dai pazienti e dai loro famigliari per ricorrere alle cure e 900 milioni di Euro è la spesa che grava sul SSN (Servizio Sanitario Nazionale).
I nuovi LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) non sono ancora stati applicati a tutte le regioni
italiane, pertanto molti utenti che hanno diritto a ricevere le prestazioni del SSN, sono costretti a
rivolgersi a specialisti privati e ad acquistare direttamente sia i prodotti necessari che i dispositivi
medici necessari per le proprie cure. Ogni anno sono
sottoposti ad amputazione 7.000 pazienti italiani ed il 40% va incontro ad amputazione dell’arto
inferiore colpito e se guardiamo i dati pubblicati dalla World Diabetes Federation riferiti al 2017, i
risultati sono allarmanti : nel mondo ci sono 425 milioni persone che vivono con il diabete (1
adulto su 11) e 212 milioni (1 adulto su 2) che non sanno di averlo.
Se guardiamo nel particolare il nostro Paese, la situazione è meno rosea di quanto si pensi, infatti
da una stima fatta nel 2016 dall’ISTAT (Istituto Nazionale di Statistica), risulta che sono affette da
diabete circa 3.200.000 persone, ossia il il 5,3% dell’intera popolazione ed il 3% dei cittadini tra
35 e i 69 anni non sa di averlo.
Il nostro incontro di studio nasce dall’esigenza di trovare soluzioni terapeutiche che, avvalendosi
delle tecnologie attuali , possano essere applicate ed utilizzate con efficacia nel trattamento delle lesioni cutanee di ogni genere e complessità.

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